La storia del blush è una delle più lunghe e interessanti del mondo del trucco! L’utilizzo e la composizione si sono evoluti di pari passo con quella dei rituali di bellezza e delle tecniche di make up. Scopriamone l’evoluzione, tra aneddoti e curiosità.
IL COLORE SULLE GUANCE CHE HA FATTO LA STORIA
Il blush, chiamato in passato anche fard, è un prodotto che ha sempre avuto la funzione di regalare vivacità e freschezza al viso. Il prodotto più amato tra le tendenze beauty estive, ha radici antichissime. Colorare le guance con un velo di rossore non è una moda recente ma un rituale beauty che risale a migliaia di anni fa.
La tendenza trucco blush trova i primi cultori del blush tra i Greci e i Romani! Dalle formule più antiche fino alle attuali referenze in polvere, in crema e liquide, la ricerca del rossore perfetto ha attraversato secoli e culture, evolvendosi insieme alle tecnologie e alle tendenze estetiche.

BELLEZZA NATURALE TRA ANTICA GRECIA E IMPERO ROMANO
I blush utilizzati da Greci e Romani erano ottenuti esclusivamente da ingredienti naturali. Donne e uomini utilizzavano succo di barbabietola, succo di bacche e frutti rossi e altre sostanze naturali per donare alle guance un aspetto sano e luminoso. Il colore rosso era infatti simbolo di salute e vitalità e si riteneva esaltasse la bellezza naturale del viso.
In Grecia la donna ideale aveva una bellezza semplice e naturale e le guance arrossate erano segno di purezza, modestia e pudicizia, dunque molto apprezzate.
A Roma, invece, l’uso del blush era parte integrante di una routine di bellezza più elaborata. Le donne romane mescolavano ingredienti come polvere di creta rossa e grasso animale per creare un pigmento di facile applicazione e a lunga durata. Possiamo quasi definirlo uno dei primi prodotti make up long lasting della storia!
DAL MEDIOEVO AL RINASCIMENTO, DAL BIANCO AL ROSSO
Nel medioevo l’utilizzo del blush diminuì pesantemente a causa dell’estremismo religioso e delle rigide norme morali del periodo. Come già visto per la storia del rossetto rosso, qualsiasi forma di vanità era assolutamente scoraggiata perché vista come peccato.
Nel Rinascimento però il blush tornò in voga grazie all’amore per la bellezza delle classi nobili e agiate. Il binomio pelle chiara e guance rosee tornò a essere simboli di bellezza, aristocrazia e purezza. Sfortunatamente, a fronte di blush ottenuti da ingredienti naturali, il bianco della pelle era ottenuto da pericolosissime miscele a base di piombo.
È L’ERA DEL “ROUGE” TRA XVIII E XIX SECOLO
Nel XVIII secolo è la Francia a dettare legge in fatto di bellezza e scoppia la febbre del “rouge”! Il blush acquistò così un nome francese e divenne estremamente popolare nei circoli altolocati e nobiliari. Uomini e donne non lesinarono sul suo utilizzo. Applicare abbondanti strati di rouge divenne la regola e le guance rosee e rosse si trasformarono in un simbolo di ricchezza e benessere.
Sfortunatamente gli ingredienti usati in quel periodo si rivelarono per lo più tossici, con un massiccio impiego di piombo e mercurio, che portarono a numerosi casi di avvelenamento.
Nell’Ottocento la produzione dei cosmetici divenne più sofisticata, con formule più sicure. Nacquero i primi blush in crema, a base di oli naturali e cera d’api, più semplici da applicare e a durata molto più lunga.
XX SECOLO: INNOVAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI BLUSH
Il XX secolo vide una vera e propria rivoluzione nel mondo del make up. Il vistoso flapper look degli anni ’20 regalò grande popolarità al blush, che diventò uno dei protagonisti assoluti del trucco carico ed evidente di quegli anni.
Negli anni ’50 fu la Marilyn Monroe a consacrare il blush come must have di ogni look, preferendo referenze cremose in colori freschi e naturali.
Con l’avvento del cinema a colori e della televisione il trucco dovette adattarsi alle nuove esigenze visive. Max Factor sviluppò nuovi prodotti e tecniche per creare un look perfetto sotto le luci intense dei set cinematografici. Tra questi il blush liquido, che si impose per la sua versatilità e la sua capacità di fornire un aspetto luminoso e naturale.
STORIA DEL BLUSH: A CHE PUNTO SIAMO OGGI?
Oggi il blush è disponibile in una gamma vastissima di formulazioni e colori. In polvere, crema, liquido, in gel e anche in stick. Ogni tipo di blush ha specifiche caratteristiche e modalità di applicazione.
Le formule contemporanee sono arricchite non solo di pigmenti di ultima generazione, per un colore fedele e durevole, ma anche di ingredienti utili per i loro effetti leviganti, idratanti e antiage.
I nuovi blush sono studiati per funzionare su tutti i tipi di pelle e sono molto versatili, così da poter passare facilmente da look naturali a più costruiti. Anche l’applicazione del blush è cambiata, grazie all’introduzione di pennelli pensati per adattarsi sempre meglio alle forme del viso.

Conoscevate già la storia del blush? Che texture di blush preferite?
COME RESTARE AGGIORNATI E AVERE CONSIGLI PERSONALIZZATI
Per restare aggiornati sulle ultime novità iscrivetevi alla nostra newsletter. Se volete chiedere consigli su come truccarsi, commentare look e novità beauty e parlare con il team di Beautydea potete iscrivervi al nostro gruppo Facebook. Per scoprire in anteprima tutte le novità più belle e di tendenza iscrivetevi al nostro canale Telegram. Vi consigliamo di seguire anche il nostro canale TikTok dove mostriamo tutorial per imparare a truccarsi bene e grazie ai video vi portiamo con noi agli eventi beauty più belli!
Scopriamo la storia di alcuni dei più antichi prodotti trucco e skincare!
- La crema viso antiage nell’antica Roma: i segreti di una bellezza senza tempo.
- L’invenzione del mascara: una rivoluzione nel mondo della bellezza.
- Storia del rossetto rosso: da simbolo di peccato a icona di bellezza.
- Carbone attivo per la cura della pelle: un antico rituale beauty.