Andiamo alla scoperta del profumo, per imparare come sceglierlo e usarlo, capire cosa contiene e qual è la sua storia. Approfondiamo il significato dei termini tecnici, come provarlo e quali criteri considerare per un acquisto consapevole.
Sveliamo curiosità, aneddoti e storie, chiariamo dubbi e sfatiamo miti sul profumo attraverso una guida all’acquisto con domande e risposte. Cominciamo!
1. Che cos’è il profumo?
Una miscela di essenze odorose di origine vegetale (oli essenziali), animale (muschio, zibetto, ambra grigia) o sintetica (alcoli, esteri, eteri, aldeidi) opportunamente dosate per ottenere un odore piacevole e caratteristico.
2. Qual è il significato della parola “profumo”?
Il termine è la traduzione del francese “perfume”, che deriva dal latino ed è composto da due parti. “Per” significa “attraverso” e “fume” significa “fumo”, ossia attraverso il fumo. In origine la parola doveva indicare, probabilmente, il suffumigio con sostanze odorose.
3. Come si applica il profumo?
Per far sì che il profumo si spanda nell’aria è meglio applicarlo nelle aree ricche di vene superficiali (polsi, collo, ma anche l’incavo dei gomiti). In questo modo il calore del corpo aiuta la fragranza a diffondersi. Per un effetto nuvola di profumo, possiamo vaporizzarlo nell’aria davanti e sopra di noi, così da farci avvolgere.
4. Come si sceglie il profumo?
Il nostro consiglio è quello di provare i profumi al mattino o comunque in un momento in cui la pelle non è alterata da altro, come creme idratanti o per il corpo. Si inizia annusando la fragranza direttamente dal flacone e poi vaporizzandola sulle mouilletes di carta o stoffa. Se ci piace, spruzziamola sulla pelle e lasciamo passare qualche ora, in modo da avvertirne tutte le note.
5. Quante fragranze si possono provare, quando si cerca quella giusta?
Cerchiamo di non provarne più di 4-5 per volta. Questo perché il naso, dopo così tante stimolazioni olfattive, non riesce più a riconoscere i diversi bouquet.
6. Quanto profumo bisogna applicare?
Come sempre nel mondo della bellezza, la massima a cui affidarsi è less is more! Non serve svuotarne mezzo flacone a ogni appuntamento, il segreto è trovare la fragranza perfetta e spruzzarla nei punti giusti.
7. Quando applico il profumo devo strofinare i polsi?
No! L’abitudine di strofinare i polsi una volta vaporizzata la fragranza è sbagliata. In questo modo, infatti, si rompono le molecole di profumo, annullandone l’equilibrio e impedendo alla fragranza di seguire la sua piramide olfattiva.
8. Da cosa dipende la persistenza di una fragranza?
La persistenza dipende da tre fattori: la pelle, la composizione del jus e la sua piramide olfattiva. Una pelle ben idratata riesce a trattenere di più le molecole di profumo rispetto a una pelle dal ph acido o secca. Inoltre, più gli ingredienti sono di buona qualità, più sono persistenti sulla pelle.
9. L’alimentazione può modificare il profumo?
Sì, l’alimentazione può cambiare la percezione della fragranza che indossiamo. Consumare molte spezie o mangiare spesso cibi piccanti e molto conditi può alterare l’odore naturale della nostra pelle, modificando così la resa del profumo. Allo stesso modo possono influire anche l’assunzione di medicinali e il fumo.
10. Perché lo stesso profumo cambia a seconda di chi lo indossa?
Perché non esistono due pelli uguali! I fattori che influiscono sulla resa finale di una fragranza sono moltissimi, tra cui: il ph della pelle, il suo livello di idratazione, ma anche abitudini alimentari, fattori ormonali e anche anagrafici.
11. Si può applicare il profumo in caso di esposizione al sole?
Meglio evitare, poiché alcuni ingredienti potrebbero avere un effetto fotosensibilizzante e favorire la comparsa di macchie scure sulla pelle. Se però non riusciamo a rinunciarci, valutiamo l’acquisto di prodotti formulati anche per l’esposizione al sole e, naturalmente, non dimentichiamo la protezione solare!
12. Il profumo va applicato sempre?
Non ci sono né regole né limiti all’applicazione, ma non tutte le occasioni sono adatte all’utilizzo di fragranze intense e ricche. Ci sono luoghi e situazioni in cui è preferibile optare per un aroma più neutro oppure nessuna fragranza. Come, per esempio, pranzi e cene seduti con degustazioni di piatti particolari, in cui il cibo è il vero protagonista.
13. Che cosa sono le note olfattive di un profumo?
Sono l’insieme degli odori che possono essere percepiti dopo aver applicato il profumo. Le note olfattive sono divise in tre classi: le note di testa (o note capitali), le note di cuore (o note centrali) e le note di fondo. Insieme compongono la cosiddetta piramide olfattiva.
14. Cosa sono le note di testa?
Le note di testa sono quelle che ci danno la prima impressione del profumo che proviamo. Sono le più forti, ma anche le meno persistenti. Spesso derivano da erbe e agrumi.
15. Che cosa sono le note di cuore?
Le note di cuore rappresentano il nucleo della fragranza. Sono generalmente piuttosto persistenti e di solito derivano da fiori, legni o spezie.
16. Cosa sono le note di fondo?
Le note di fondo sono la base su cui poggia tutta la fragranza. Sono le note più ricche e persistenti, nonché le ultime a rivelarsi. Generalmente sono note legnose, ambrate o muschiate.
17. Qual è il profumo femminile più venduto al mondo?
Il leggendario Chanel N.5 ha conquistato il cuore di milioni di donne! Si dice che ne venga venduto un flacone ogni 30 secondi. Creato nel 1921, è famoso per essere stato il primo profumo con un elemento sintetico nella formula ed è composto da oltre 80 ingredienti. La sua testimonial più famosa è Marilyn Monroe, che si dice lo usasse come unico indumento per coricarsi.
18. Qual è il miglior profumo di quest’anno?
Accademia del Profumo ogni anno svela il vincitore selezionato tra le migliori fragranze femminili e maschili, scelte da una giuria di esperti e consumatori tra 10 profumi donna e 10 profumi uomo considerati i top dell’anno. Ecco qual è il miglior profumo dell’anno.
19. Quali sono i profumi più famosi della storia?
Accademia del Profumo ha stilato la classifica delle fragranze femminili del passato più amate: sono 10 i migliori profumi della storia.
20. Qual è il profumo più costoso al mondo?
Il jus più costoso della storia è Imperial Majesty di Clive Christian. La versione da 500 ml, lanciata nel 2006 in soli 5 esemplari per la vendita, è all’interno di un flacone di cristallo Baccarat decorato da un collare d’oro 18 carati, in cui è incastonato un diamante da 5 carati. Questa fragranza, il cui prezzo è di 215mila dollari, mescola sontuose note di gelsomino, cardamomo, garofano, limone, bergamotto e resina di benzoino.
21. Quando è nato il profumo?
Le prime tracce di cosmetici profumati fanno capo agli Egizi e sono state rinvenute nel sito archeologico di Luxor. Gli studiosi stimano che abbiano circa 5.000 anni! Anche i popoli conquistatori del Mediterraneo, tra cui Greci e Romani, utilizzavano cosmetici profumati. Li preparavano con aromi vegetali e oli, così da proteggere anche la pelle dal sole.
22. Quali furono i primi ingredienti dei profumi?
I primi ingredienti di cui si ha traccia furono la mirra, l’incenso e la resina di benzoino. Altri ingredienti che si usano fin dall’antichità nella composizione di cosmetici profumati sono l’aloe, il nardo (simile alla lavanda) e la resina legnosa di terebinto.
23. Quando nacque la profumeria in Italia?
Nel Medioevo l’arte profumiera in Europa decadde, anche a causa dell’atteggimamento sospetto della Chiesa. Ripartì proprio in Italia, alla corte fiorentina dei Medici nel XIV secolo.
24. Come si è evoluta la profumeria?
Assieme a Firenze e Venezia, capitali della profumeria europea, l’arte si sviluppa anche in Francia, a Grasse. Anche le esplorazioni geografiche hanno permesso al settore di evolvere, grazie alla scoperta di nuove essenze e ingredienti quali vaniglia, ylang ylang, patchouli e vetiver.
25. Qual era il ruolo del profumo nell’Ottocento?
Nel 1800 si pensava che i profumi, oltre a coprire gli odori più sgradevoli, avessero anche degli effetti terapeutici. In epoca vittoriana ai profumi erano attribuite proprietà curative: si credeva che potessero purificare l’aria e, di conseguenza, prevenire la diffusione delle malattie.
26. Chi crea i profumi?
A creare le fragranze ci pensano i maestri profumieri, chiamati anche “nasi profumieri”.
27. Come si diventa naso profumiere?
Studiando! Quella del naso è una carriera difficile e selettiva, ma esistono diverse scuole in cui formarsi per poter conquistare l’ambito titolo. Le scuole di profumeria più prestigiose al mondo sono a Parigi: l’ISIPCA (Institut Supérieur International du Parfum, de la Cosmétique et de l’Aromatique Alimentaire), fondata dal nipote di Monsieur Guerlain, e l’École Supérieure du Parfum.
28. Chi sono i nasi profumieri più famosi al mondo?
Tra i più celebri nasi al mondo c’è Jean-Paul Guerlain, quinto discendente del fondatore della maison e capace di riconoscere fino a 4.000 elementi olfattivi. A lui si deve la nascita di fragranze iconiche come Samsara, Vetiver e la linea Aqua Allegoria. Altrettanto famosi sono stati Ernest Baux, il naso dietro alla nascita di Chanel N.5, e Edmond Roudnitska, conosciuto per la celebre Eau Sauvage di Dior. Molto quotati oggi sono i nasi Mathilde Laurent, che lavora per la maison Cartier, e Anne Flipo, che ha legato il suo nome a brand come Paco Rabanne e Lancôme.
29. Qual è stato il primo profumo d’Italia?
La prima fragranza di cui si ha traccia in Italia è Aqua Mirabilis, inventata dal venditore ambulante piemontese Giovanni Paolo Feminis. Nata come bevanda curativa, è la base della prima Acqua di Colonia, sviluppata in Germania dal profumiere italiano Giovanni Maria Farina.
30. Cos’è l’Acqua di Colonia?
L’Acqua di Colonia è una soluzione di oli diluiti in alcol. Comprende circa 25/30 essenze. La base è l’olio essenziale di bergamotto, a cui si aggiungono limone, arancia, mandarino, lime e pompelmo. Contiene dal 3% al 5% di essenze di profumo. Solo la versione originale dell’Acqua di Colonia, la cui ricetta è segreta, contiene dal 7% al 15% di essenze.
31. Quanti tipi di profumo esistono?
Cinque tipi, suddivisi secondo le cosiddette classi di diluizione. Le classi di diluizione indicano la concentrazione dei composti aromatici all’interno della fragranza, la cui base è costituita da una miscela di acqua ed etanolo.
32. Quali sono le classi di diluizione?
Le 5 classi di diluizione sono le seguenti:
– estratto di profumo, o essenza;
– eau de parfum;
– eau de toilette;
– eau de Cologne;
– eau fraiche o eau de solide.
33. Che cos’è l’estratto di profumo?
L’estratto di profumo, o essenza, è il prodotto più pregiato del settore. La concentrazione di composti aromatici può arrivare fino al 40%, rendendo il prodotto fortemente persistente.
34. Cos’è l’eau de parfum?
Per eau de parfum si intendono i jus che hanno una concentrazione di composti fino al 15% (al 20% in rari casi). Meno persistenti degli estratti, le eau de parfum durano di solito fino a 8-10 ore.
35. Che cos’è l’eau de toilette?
L’eau de toilette è una versione più diluita dell’eau de parfum e ha una concentrazione di composti aromatici dal 6% al 9-10%. La sua durata sulla pelle è di circa 3-4 ore.
36. Cosa si intende per eau fraiche?
Eau fraiche sono profumi che contengono un massimo del 3% di composti aromatici, diluiti in una soluzione acquosa. Eau fraiche è il nome commerciale delle eau de solide.
37. Quando sono nate le eau fraiche?
Le eau fraiche sono nate recentemente, intorno alla metà degli anni ’90. Sono fragranze leggerissime, particolarmente adatte alla stagione estiva. Stanno conquistando sempre più spazio negli scaffali delle profumerie.
38. I profumi sono stagionali?
Dipende tutto da chi li indossa! C’è chi ama indossare la stessa fragranza tutto l’anno e chi, invece, preferisce cambiarla a seconda della stagione.
39. Quale fragranza mettere in estate?
In estate si preferiscono profumi leggeri e acque aromatiche per il corpo, per una maggior sensazione di freschezza. Per scegliere cosa acquistare potete curiosare tra i nuovi profumi donna Estate e i più irresistibili profumi uomo Estate dell’anno!
40. Quale profumo indossare in inverno?
Le fragranze più adatte alla stagione fredda sono abitualmente più ricche, dalle note legnose o anche calde e orientali. Questi sono i più recenti profumi donna Inverno e le ultime uscite profumi uomo Inverno.
41. Che formati di profumo esistono?
La maggior parte delle fragranze sono in formato liquido, da applicare sulla pelle tramite spray, vaporizzatore no gas oppure roll on. Nel corso degli anni però, sono nati nuovi formati di profumo, tra quelli solidi e quelli per capelli.
42. Come si usano i profumi solidi?
I profumi solidi, non particolarmente diffusi in Italia ma più amati all’estero, si usano come quelli liquidi, concentrandosi sulle aree come i polsi, l’incavo dei gomiti e il collo. Basta spalmarne una piccola quantità fino a completo assorbimento e lasciare che la scia si diffonda nell’aria. Sono più persistenti dei loro omologhi liquidi poiché c’è una minore dispersione nell’ambiente.
43. Cosa sono i profumi per capelli?
I profumi per capelli, o hair mist, sono fragranze formulate appositamente per le chiome. Una volta vaporizzati, aiutano a eliminare odori come fumo o cibo, senza seccare i capelli. Possono essere usati in combinazione con shampoo secchi e sono spesso arricchiti con agenti condizionanti e lucidanti, per rendere le chiome setose e facili da pettinare.
44. Posso usare il profumo sui capelli?
No. L’alcol contenuto nei profumi, se vaporizzato sui capelli, tende a seccarli. Sulla chioma si usano gli hair mist.
45. È meglio acquistare i profumi online o in profumeria?
Se si hanno già le idee chiare sul profumo preferito, acquistare profumi online può essere la scelta migliore perché via web spesso si trovano profumi scontati, saldi e offerte. Se invece non si hanno idee chiare, meglio acquistare in profumeria, dove sono disponibili tester di profumi ed è possibile provarli prima di scegliere il preferito.
46. Come provare un profumo prima di acquistarlo?
In profumeria si possono usare i mouillettes per essenze (chiamati anche touche), dei cartoncini per la prova dei profumi. In alternativa si può provare sul polso o vaporizzato nell’aria. Per vedere l’effetto a distanza di ore è utile chiedere un campioncino della fragranza, così da poterla indossare e valutare al meglio.
47. Che formati di profumo si possono acquistare?
Solitamente i profumi sono disponibili in tre formati: piccolo da 30 ml, medio da 50 ml o 75 ml e grande da 100 ml. Il formato da 30 ml è ideale per chi sperimenta tante fragranze, quello da 50 ml o 75 ml è perfetto per un regalo. La bottiglietta da 100 ml è un’ottima scelta per chi è affezionato a un particolare jus. Alcune fragranze sono vendute anche in formato maxi da 200 ml.
48. Da cosa dipende il prezzo di un profumo?
Il prezzo del profumo dipende dalla sua quantità, per cui i flaconi da 75, 90 o 100 ml costano di più rispetto a quelli da 30 o 50 ml. Inoltre, dipende anche dal brand, dalla strategia di marketing, dal packaging e, soprattutto, dagli ingredienti che lo compongono.
49. Quanti elementi compongono un profumo?
In media, una fragranza comprende da 30 a 80 elementi profumati, scelti tra circa 200 essenze naturali e 2.000 elementi sintetici esistenti, le cosiddette materie odorose o fonti aromatiche.
50. Cosa sono le fonti aromatiche?
Le fonti aromatiche sono le fonti naturali, animali o sintetiche utilizzate per creare i profumi. Quando le fonti naturali o animali sono troppo costose, difficilmente reperibili o molto rare, case cosmetiche e profumiere preferiscono impiegare fonti aromatiche sintetiche.
51. Cosa si intende per famiglie olfattive?
Con il termine famiglie olfattive intendiamo la categorizzazione dei profumi in base agli elementi che lo compongono.
52. Chi stabilisce le famiglie olfattive?
La categorizzazione delle famiglie olfattive è stata sviluppata dalla commissione tecnica della Société Française des Parfumeurs allo scopo di fornire un linguaggio descrittivo univoco e uniforme condiviso da addetti ai lavori e semplici appassionati di profumeria.
53. Quante sono le famiglie olfattive?
Le famiglie olfattive principali sono 7, dette anche “le sette famiglie reali” della profumeria. Eccole nel dettaglio:
– famiglia olfattiva agrumata o esperidata;
– famiglia olfattiva floreale;
– famiglia olfattiva fougère;
– famiglia olfattiva chypre;
– famiglia olfattiva boisé o legnosa;
– famiglia olfattiva ambrata o orientale;
– famiglia olfattiva muschiata cuoiata, o cuirs.
54. Cosa caratterizza i profumi agrumati?
I jus appartenenti alla famiglia agrumata o esperidata sono freschi e leggeri, sia maschili sia femminili. Contengono oli essenziali ricavati dalla scorza degli agrumi ed essenze quali neroli e fiori d’arancio. Esempi di profumi agrumati sono le Acque di Colonia, ma anche il profumo donna Ô de Lancôme e CK One, tra le più famose fragranze unisex al mondo.
55. Cosa si intende per famiglia olfattiva floreale?
La famiglia olfattiva floreale è la più grande dell’industria profumiera. Le fragranze floreali sono tipicamente femminili e dolci, basate su note di un solo fiore o di un bouquet fiorito. Racchiudono al loro interno oli essenziali ricavati dai fiori più pregiati, come rosa, gelsomino, tuberosa, narciso e violetta. Possono essere arricchite da note di altri gruppi, per esempio legni e frutti. La fragranza floreale più famosa al mondo è Chanel N.5.
56. Qual è il significato di fougère?
Fougère significa felce, in francese. A questa famiglia appartengono le fragranze ottenute unendo elementi come lavanda, vari tipi di legni, muschi e bergamotto. Hanno un sentore fresco e amarognolo e sono profumi principalmente maschili. Un esempio di fragranza fougère è Azzaro Pour Homme.
57. Come si riconoscono i profumi chypre?
I jus chypre si riconoscono per le loro note avvolgenti, caratterizzate da accordi insoliti come muschio di quercia, cisto-labdano, patchouly e bergamotto uniti a note fiorite o fruttate come la lavanda o la noce moscata. Sono profumi unisex che si sposano alla perfezione con pelli maschili e femminili. Il più famoso della categoria è Chypre di François Coty, talmente amato da aver dato il nome a un’intera famiglia olfattiva!
58. Come sono i profumi legnosi?
Le fragranze della famiglia boisé sono caratterizzate da accordi di legni pregiati come cedro o sandalo, conifere come pino e cipresso o profumi che ricordano erbe di foresta come patchouli o vetiver. Sono principalmente profumi maschili, spesso introdotti da note aromatiche o agrumate. Tra gli esempi più famosi di fragranza legnosa troviamo Givenchy Gentleman, lanciato nel 1974.
59. Cosa si intende per famiglia olfattiva ambrata?
Rientrano in questa famiglia profumi caratterizzati da note dolci, cipriate e fiorite molto pronunciate e persistenti. Soprattutto profumi femminili, hanno come note caratteristiche ambra grigia, muschio, vaniglia e legni esotici, spesso accompagnate da fiori esotici e spezie. Sono fragranze dai toni caldi e sensuali. Un esempio? Allure pour Homme di Chanel ed Euphoria Luminous Lustre di Calvin Klein.
60. Cosa sono i profumi cuirs?
I profumi cuirs o muschiati e cuoiati sono creati partendo da note secche e amare che vogliono riprodurre l’odore del cuoio e del tabacco. Quasi esclusivamente maschili, sono spesso accompagnate da note floreali. Il celebre Chanel Cuir de Russie fu lanciato per la prima volta nel 1924 ed è ancora in produzione.
61. Che cosa significa gourmand?
Con gourmand si intendono tutte quelle note particolarmente dolci e persistenti che fanno pensare alla golosità. La più famosa è la vaniglia, ma altrettanto usate sono le note assolute di cacao, caffè, ma anche liquirizia, caramello e latte. La prima fragranza gourmand che ha conquistato la celebrità è stata Angel di Thierry Mugler, nel 1992.
62. Cosa intendiamo per fragranza cipriata?
Le fragranze cipriate sono quelle che ricordano il profumo della cipria. Molto in voga negli anni ’90, presentano spesso note di iris, un fiore i cui petali e il burro da essi estratto hanno un profumo molto simile a quello della cipria.
63. Cosa sono i profumi di nicchia?
I profumi di nicchia sono fragranze create artigianalmente o da piccole case profumiere. Un profumo di nicchia nasce per piacere sempre, e, come tutti i profumi introvabili e i profumi rari, si vende in profumerie piccole ed esclusive, Spesso sono realizzati direttamente dal naso profumiere, che crea un prodotto su misura per chi lo indossa. Alcuni profumi vintage fuori produzione sono diventati profumi di nicchia.
64. Quali sono i profumi di nicchia più conosciuti?
Tra le case profumiere più conosciute nel settore troviamo Creed, brand inglese di lunghissima tradizione, insieme a Floris e Penhalingon’s, che nel corso degli anni hanno creato profumi rari e per veri appassionati. Di nascita più recente, invece, L’Artisan Parfumeur e Diptyque, capaci di conquistarsi un pubblico di affezionati anche tra le star di Hollywood.
65. Cosa sono i profumi equivalenti?
Sono imitazioni economiche dei profumi originali. Gli equivalenti sono simili agli originali ma non uguali: sono dupe di profumi con il vantaggio di essere molto più economici. Non bisogna confondere i profumi equivalenti con i tester dei profumi che sono usati dalle profumerie per far provare i prodotti e sono invece identici agli originali
66. Si possono creare profumi fai da te?
Certo! Servono solo due nozioni base: conoscere gli oli essenziali più comuni, per creare una piramide olfattiva piacevole e duratura, e sapere come miscelarli con alcol o oli vegetali. Si può creare un profumo anche partendo da fragranze già strutturate a cui unire una base di alcol.
67. Come si crea un profumo fai da te con gli oli essenziali?
Servono: alcol etilico o olio vegetale (preferibilmente di mandorle o jojoba), oli essenziali e un contenitore di vetro scuro. In 30 ml di vettore, oleoso o alcolico, vanno aggiunte fino a un massimo di 80 gocce di oli essenziali, così suddivise e in questo ordine: 30% di note di base, 10-15% note di cuore, 50-60% note di testa. Chiudiamo il contenitore, agitiamo e poi riponiamolo al buio per un mese circa, così che gli oli possano miscelarsi tra loro e nel vettore scelto.
68. Come creare un profumo fai da te con le fragranze?
In questo caso basta aggiungere a 45-50 ml di alcol etilico dai 2 ai 5 ml di fragranza. Consigliamo di non andare oltre 3-4 fragranze, così da ottenere un risultato olfattivamente armonico. Agitiamo la miscela in un contenitore di vetro scuro e riponiamo al buio per una settimana.
69. I profumi invecchiano?
Sì, anche le fragranze invecchiano! Per capirlo, bisogna stare attenti al colore e a eventuali note acide. Se il jus si è scurito e all’olfatto risulta acido e sgradevole, significa che si è deteriorato.
70. Come si conservano i profumi?
Per conservare al meglio i nostri preziosi jus, ricordiamoci di tenerli sempre in un luogo fresco, meglio se buio, e rigorosamente chiusi!
71. In cosa consiste il layering?
Il layering dei profumi è una tecnica di stratificazione di più fragranze in sequenza, per crearne una nuova e personalizzata.
72. Come far durare un profumo a lungo?
La persistenza di un profumo dipende da una molteplicità di fattori come la composizione, la piramide olfattiva, la pelle su cui viene vaporizzato, l’abbigliamento e la conservazione corretta. In questo approfondimento ci sono tecniche e consigli per prolungare la durata del profumo.
73. Quali sono le fragranze alla rosa più amate?
Per la sua fioritura limitata e la delicatezza dei petali, la rosa è amatissima nella profumeria. Tra i profumi alla rosa migliori troviamo Miss Dior Rose ‘n’ Roses di Dior, Idôle di Lancôme e Rose Prick di Tom Ford.
74. Quali sono le più intense fragranze alla vaniglia?
La vaniglia è uno degli ingredienti più preziosi e costosi. Tra i profumi alla vaniglia migliori ci sono Guerlain Shalimar e Tobacco Vanille, ambrati e speziati, e Kayali Vanilla | 28 e Une Vanille di Obvious della famiglia vanigliata-ambrata.
75. In che materiale sono realizzati i flaconi dei profumi?
Il materiale preferito e preferibile è il vetro, perché la sua trasparenza permette di osservare alla perfezione il profumo, creando splendidi giochi di colore se colpito dalla luce. Inoltre, il vetro è utilizzato da grandi artisti per creare flaconi capaci di entrare nella storia dell’arte profumiera.
76. Chi ha realizzato i flaconi più famosi della storia della profumeria?
Il francese Serge Mansau. La sua prima commissione fu da parte di Helena Rubinstein, che nel 1960 lo sfidò giocosamente a creare un packaging per la fragranza Skin Dew. A quello sono seguiti numerosi altri profumi, tra cui Climat di Lancôme, La Petite Robe Noir di Guerlain, Play di Givenchy e Flower by Kenzo.
77. Qual è il flacone più costoso al mondo?
Il flacone più costoso e lussuoso al mondo è stato realizzato nel 2011 dal designer di gioielli Martin Katz per il brand DKNY. Il profumo DKNY Golden Delicious Million Dollar Fragrance Bottle è in oro 14 carati, ricoperto da centinaia di pietre preziose. Zaffiri gialli, rubini, tormaline e diamanti sono disposti in modo da ricreare la skyline di New York. Creato in oltre 1.500 ore di lavoro, è stato venduto per la cifra di 1 milione di dollari, interamente devoluti in beneficenza.
78. Il packaging è importante?
Sì. Non solo perché alcuni flaconi hanno fatto la storia del design, ma anche perché il pack può aiutarci a capire che cosa stiamo acquistando. Molto spesso il colore più chiaro del flacone ci dice che stiamo scegliendo un’edt, quello più scuro un’edp oppure un’essenza, togliendoci eventuali dubbi.
79. Esistono profumi adatti ai vegani?
Sì. Il trend è in crescita e diversi brand sono al lavoro per creare profumi vegani e cruelty free, con ingredienti naturali. Un esempio è il Chloé Naturelle, realizzato con il 100% di ingredienti di origine naturale, compreso l’alcol.
80. Che profumo indossi?
A prima vista sembra una domanda innocente, ma secondo il galateo della profumeria la fragranza è personale e non andrebbe mai svelata!
Speriamo vi siano state utili le nostre domande e risposte per l’acquisto del profumo perfetto e di avervi aiutati a scoprire qualcosa in più sul mondo delle fragranze!
Vi piacciono i profumi? Siete affezionate ai classici, o amate sperimentare? Raccontateci le vostre preferenze e fateci sapere se conoscevate già tutte queste informazioni sul mondo dei profumi!
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Guide, curiosità migliori fragranze da scoprire!
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