Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla scadenza dei cosmetici, con indicazioni su etichette, PAO, data di scadenza e regolamenti in vigore. Per utilizzare in tutta sicurezza prodotti trucco e per la cura della pelle!
SCANDENZA PRODOTTI COSMETICI
Tutti i prodotti devono essere consumati entro un certo periodo di tempo. È importantissimo prestare attenzione alla scadenza dei cosmetici, soprattutto se siamo accumulatori seriali di referenze skincare e make up!
Questo perché, con il passare del tempo, i prodotti beauty tendono a rovinarsi perdendo le caratteristiche originali. Ne consegue che l’efficacia non è più garantita e, in alcuni, casi potrebbero persino rivelarsi pericolosi per la salute della pelle. Vediamo come funziona la scadenza dei prodotti cosmetici, il periodo d’uso e come riconoscere cosmetici scaduti!
NORMATIVA SULLA SCADENZA DEI COSMETICI
Dal 2013 l’articolo 19 del Regolamento Europeo CE 1223/2009 obbliga le aziende produttrici a inserire in pack ed etichetta le indicazioni sulla durata di conservazione dei prodotti cosmetici. Secondo la legge, le modalità attraverso le quali indicare la data di scadenza dei cosmetici sono due:
- data di scadenza, che indica precisamente giorno, mese e anno entro cui occorre consumare il prodotto. Valida anche se il cosmetico non è mai stato aperto;
- PAO (Period After Opening), che rappresenta il periodo, espresso in mesi, entro cui il prodotto deve essere utilizzato dopo l’apertura. Si tratta della finestra temporale entro la quale il cosmetico aperto mantiene inalterate proprietà ed efficacia e il produttore ne garantisce la sicurezza.
PAO: PERIODO D’USO DEI COSMETICI APERTI
PAO è il metodo di indicazione della scadenza più diffusa per i cosmetici. Letteralmente PAO significa Period After Opening e indica per quanto tempo può essere utilizzato un cosmetico una volta aperta la confezione. Sui prodotti make up e skincare è riportato il PAO, diverso per ciascun prodotto in base all’INCI e alla formulazione.
Il PAO è un’indicazione di legge, indispensabile per tutelare i consumatori. Con il passare del tempo, infatti, i cosmetici possono subire delle alterazioni fisico-chimiche finendo col perdere le proprietà, le qualità organolettiche originali e addirittura la sicurezza. Il produttore, trascorsi i mesi indicati nel PAO, non garantisce più la stabilità del cosmetico, la sua efficacia, la sua sicurezza chimica o batterica. E il prodotto potrebbe anche diventare dannoso per la pelle.

SIMBOLO PAO SUI COSMETICI
In tutti i Paesi dell’Unione Europea, il PAO nei cosmetici è rappresentato con lo stesso simbolo. Sul pack è riportato un disegno a forma di barattolo, recante un numero seguito dalla lettera M. Per esempio, i mascara solitamente riportano la dicitura 6M: significa che nei 6 mesi dalla sua apertura, il mascara mantiene l’efficacia e le caratteristiche promesse dall’azienda produttrice. Scaduti i 6 mesi del PAO, il produttore non garantisce più l’effettiva efficacia e sicurezza del cosmetico.
DATA SCADENZA COSMETICI
Bisogna precisare che la normativa prevede che se la data di durata minima di un prodotto cosmetico è inferiore a 30 mesi, questa vada necessariamente riportata in etichetta. Perciò, se un cosmetico presenta una durata superiore a 30 mesi, non è obbligatorio inserire l’indicazione della data in etichetta. Tuttavia, in questo ultimo caso è obbligatorio riportare il PAO del prodotto. Se, invece, il simbolo del PAO non compare su pack ed etichetta del prodotto, bisogna far fede alla data di scadenza.
SCADENZA COSMETICI SIMBOLO
La data di scadenza dei cosmetici è riportata su pack o scatola del prodotto nei formati mm/aaaa oppure gg/mm/aaaa, accompagnata dal simbolo della clessidra. Può comparire la dicitura “da usare preferibilmente entro…” oppure “Exp date”, sigla che significa expiry date, cioè data di scadenza. Come detto prima, è obbligatorio indicare la data di scadenza per tutti i prodotti che hanno una durata inferiore ai 2 anni e mezzo.
DIFFERENZA TRA PAO E DATA DI SCADENZA
Cerchiamo di semplificare i concetti di PAO e data di scadenza che emergono dai regolamenti sui cosmetici per la scadenza. Innanzitutto, è d’aiuto ricordare che il PAO è indicato dal simbolo del barattolino seguito dai mesi, mentre la data di scadenza da quello della clessidra insieme alla data per esteso. Sinteticamente, PAO e data di scadenza si differenziano in questo modo:
- PAO: indicato sui cosmetici che hanno una durata superiore a 30 mesi dal momento della fabbricazione;
- data di scadenza: compare sui prodotti che perdono efficacia dopo un certo periodo di tempo, inferiore a 30 mesi.
SCADENZA CREME: QUAL È LA SCADENZA DI UNA CREMA VISO NON APERTA
La scadenza dei cosmetici non aperti dipende sempre da quali simboli compaiono in etichetta. Se acquistiamo una delle nuove creme viso e non la usiamo subito ma, per esempio, l’apriamo un anno dopo, dobbiamo controllare che sia indicato il PAO. Questo perché il simbolo del PAO è obbligatorio sui cosmetici che durano più di 30 mesi. In questo caso, anche se il PAO dovessere indicare 3 mesi, possiamo usare il cosmetico.
Non vale la stessa regola per la data di scadenza, che indica specificamente mese e anno. Bisogna fare assolutamente fede alla scadenza dei cosmetici chiusi che durano meno di 30 mesi. Quindi, se i cosmetici durano meno di 30 mesi (solitamente è il caso del siero viso) è preferibile non utilizzarli oltre la data di scadenza, anche se ancora sigillati.

USARE CREME DOPO LA SCADENZA: COSA SUCCEDE SE SI USA UNA CREMA SCADUTA
Ho usato una crema scaduta: cosa devo aspettarmi? Anzitutto niente panico! Le reazioni possono essere differenti, a causa degli ingredienti contenuti ma anche a seconda dei tipi di pelle. Nella migliore delle ipotesi, la crema ha semplicemente perso tutta la sua efficacia quindi non sortirà alcun tipo di effetto. Nella peggiore, l’applicazione di creme scadute sulla pelle può causare sfoghi e reazioni sulla cute, soprattutto nel caso di pelle sensibile e particolarmente reattiva.
COME RICONOSCERE SE UN COSMETICO È SCADUTO
Un prodotto make up o per la cura della pelle scaduto si riconosce dal colore, dalla consistenza e dall’odore. Infatti, alcuni cosmetici possono cambiare totalmente le loro caratteristiche originali. La texture asciugarsi, formare grumi o separarsi se composta da due fasi, cambiare colore oppure assumere odori sgradevoli. Nel caso di prodotti trucco, possono non scrivere più o non svolgere le loro funzioni al meglio.
Il lato più pericoloso dell’utilizzare prodotti skincare o makeup scaduti è la contaminazione batterica, poiché il prodotto potrebbe non essere più ben conservato. Questo comporta l’applicazione sulla pelle e sugli occhi di un’elevata carica batterica che potrebbe portare infezioni.
QUALI SONO I COSMETICI CHE SCADONO PRIMA
Pensiamo al caso della vitamina C, facilmente soggetta a ossidazione e per questo da conservare in maniera ottimale. Per esempio, i sieri alla vitamina C si presentano spesso in pack scuri che proteggono dalla luce e sono dotati di contagocce che aiutano ad evitare il contatto del prodotto con l’aria. Non è un caso che i prodotti contenenti la vitamina C hanno PAO brevi. Questo non ci vieta però di fare un’autovalutazione: se dal giallo/arancio iniziale il prodotto diventa marrone, la vitamina C è totalmente ossidata e pertanto inefficace. In alcuni casi, continuare a utilizzare il prodotto potrebbe essere addirittura controproducente e dunque, anche se siamo nei tempi previsti dal PAO, bisogna smettere subito di usare il prodotto.
Poi, i cosmetici biologici sono maggiormente soggetti a scadenza breve. Questo perché, generalmente, presentano meno conservanti nella formula. A meno che non si tratti di un caso di greenwashing beauty!
Discorso a parte va fatto per la scadenza dei solari, fissata solitamente a 12 mesi. Le protezioni solari richiedono un’attenzione particolare rispetto agli altri cosmetici. Infatti, la scadenza delle creme solari ne inficia totalmente l’efficacia, il che significa che il prodotto non difende più la pelle dai raggi solari dannosi come promesso dal prodotto e il suo SPF si abbassa drasticamente.
LEGGERE ETICHETTA E LOTTO DI FABBRICAZIONE DEI COSMETICI
L’etichetta racconta la storia dei cosmetici che acquistiamo. Per questo motivo è importante imparare a leggere tutte le informazioni che fornisce. Per legge, le etichette riportano il PAO, l’elenco degli ingredienti (INCI) e il lotto di produzione. Il lotto di fabbricazione è una stringa composta da lettere e numeri che identifica la partita di produzione dei cosmetici. Non si tratta dunque di una data di scadenza ma in certi casi può rivelarsi utile. È indispensabile per risalire a eventuali informazioni aggiuntive sul prodotto o segnalare anomalie alla casa produttrice.
DOMANDE FREQUENTI
Chi stabilisce la data di scadenza di un cosmetico?
In Italia le date di scadenza dei cosmetici sono determinate dai regolamenti dell’Unione Europea. Tutte le aziende cosmetiche che immettono i loro prodotti nel mercato dell’Unione Europea devono per legge rispettare le indicazioni fornite a livello europeo.
Come capire la data di scadenza di un cosmetico?
Basta sapere come è indicata la data di scadenza sui cosmetici. Sull’etichetta o sul pack devono obbligatoriamente essere riportati il PAO o la data di scadenza, a seconda dei casi previsti dalla legge.
Come determinare la data di scadenza di un cosmetico?
In etichetta o sulla confezione del prodotto devono essere riportati PAO e data di scadenza dei cosmetici. Il PAO vale una volta che il prodotto è aperto, mentre la data di scadenza fa riferimento alla durata del cosmetico in sé, anche se ancora chiuso.
Con questa guida speriamo di aver risolto i dubbi e fornito chiarimenti suffcienti sulla scadenza dei cosmetici! Eravate già a conoscenza di queste indicazioni sulla scadenza dei prodotti trucco e skincare?
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